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Commento al vangelo del 2 novembre

Commento al vangelo del 2 novembre
Matteo 25, 31-46
Comunemente noto come “Giudizio universale” è una delle pagine del vangelo più belle in assoluto. Sotto la forma letteraria del “giudizio” si nascondono due grandi insegnamenti:
1. Le azioni da compiere per vivere una vita bella.
2. Lo spirito con cui queste devono essere fatte per cercare di essere giudicati, _da Dio,_ come persone “belle e buone”.
In pochi versetti infatti le stesse parole vengono ripetute per ben quattro volte: “Venite, benedetti […] perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Gesù è insistente e ripete parole e concetti per sottolinearne l’importanza assoluta.
Il primo messaggio è la condivisione: individuare e riconoscere il bisogno dell’altro e sentirlo come esigenza per poter vivere una vita bella.
Il secondo messaggio viene dalla risposta dei giusti: “Signore quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare?[…]”
In verità chi vive nel quotidiano lo stile della condivisione non si accorge del bene e del bello che dona.
Cerchiamo allora di impegnarci non solo a fare del bene ma a farlo come lo ha fatto Gesù. La parola di Gesù non è semplicemente un elenco di opere da compiere, ma è anche un suggerimento a come compierle, senza segnarle sul taccuino e spuntarle di volta in volta.
Se nel quotidiano faremo del bene in forma del tutto gratuita e anonina il ” *Padre nostro che vede nel segreto ci ricompenserà* ” (Mt 6, 16-18).
Un ricordo per tutti i nostri cari defunti e buona giornata a tutti.
Don Fabio.